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Migliaia di anni fa gli antichi Egizi usavano il NATRON, un minerale contenente bicarbonato di sodio che risaliva sulla superficie delle acque e veniva raccolto naturalmente sulle sponde dei laghi salati africani, in particolare nella zona denominata Wadi al-Natrun da cui prende il nome.
Veniva usato per produrre sapone, per l’igiene personale, per tingere e pulire i tessuti, per la fabbricazione del vetro e anche per la conservazione della carne e del pesce. Lo adoperavano inoltre nel misterioso processo di mummificazione.
In seguito l’uso fu tramandato ai Greci e ai Romani presso i quali veniva chiamato NATRIUM da cui poi la sigla Na con cui è contrassegnato il Sodio nella tavola degli elementi.
Oltre agli usi già conosciuti, lo impiegavano nel lavaggio dei panni e nella preparazione degli unguenti continuando a venir adoperato per la pulizia e per la cura del corpo, oltre che per alleviare piccole problematiche fisiche come quelle legate alla pelle e ai denti.
Nella metà del 1800 fu scoperto un sistema migliore per la produzione industriale del bicarbonato di sodio facendo reagire cloruro di sodio (sale comune) e carbonato di calcio.
Questa scoperta portò ad una vera e propria svolta nella produzione artificiale del bicarbonato ottenuto con un sistema molto più semplice e molto meno pericoloso oltre che economico, non producendo scorie tossiche, divenendo il sistema utilizzato ancora attualmente.
Il bicarbonato di sodio appare come una polvere pura, bianca e cristallina, inodore e solubile in acqua. La sua formula chimica è NaHCO3 e il suo nome ufficiale è idrogenotriossocarbonato di sodio perché composto dall'unione del sodio con un atomo di idrogeno e tre di ossigeno.
Disciolto nelle acque, visibile in efflorescenze, inctrostazioni o masse concrezionate, il bicarbonato si ottiene in natura, come minerale, tramite estrazione in depositi di tipo evaporitico, in prossimità dei laghi salati o corsi d'acqua, grazie alla combinazione di cloruro di sodio (sale comune) e calcare.
Industrialmente, grazie alla sintesi del carbonato di sodio a partire da NaCl (sale) e CaCO3 (calcare) secondo la formula generale:
2 NaCl + CaCO3 → Na2CO3 + CaCl2
Nella prima fase sul fondo del reattore si scalda il carbonato di calcio, che si decompone liberando biossido di carbonio , in seguito si aggiunge una soluzione concentrata di cloruro di sodio (sale comune) e ammoniaca. L’azione dell’anidride carbonica produce il bicarbonato di sodio
NaCl + NH3 + CO2 + H2O → NaHCO3↓ + NH4Cl
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